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Negli ultimi anni, un notevole interesse per le diete prive di lattosio come trattamento primario per chi soffre di intolleranza al lattosio (LIN) ha portato ad una significativa crescita nella produzione e vendita di prodotti senza lattosio e ad un più diffuso interesse per i benefici per la salute da consumatori.

Tuttavia, allo stesso tempo, è diventato sempre più comune nell’industria alimentare che il lattosio e altri ingredienti derivati dal latte vengano utilizzati come additivi nei prodotti non caseari. Infatti, il lattosio in polvere è un additivo comune in molti alimenti trasformati, grazie alle sue proprietà tecnologiche, esaltando principalmente la consistenza e favorendo molti piatti pronti. Di conseguenza, la stretta aderenza alla dieta priva di lattosio potrebbe essere difficile per i pazienti LIN.

Pertanto, è essenziale che gli individui intolleranti controllino le etichette di tutti i prodotti alimentari e bevande che consumano. In particolare, i consumatori devono essere meglio istruiti sui termini usati per descrivere le informazioni nutrizionali, e sull’etichettatura degli alimenti per evitare completamente il lattosio e consentire all’intestino di guarire e risolvere potenziali carenze nutrizionali e altri sintomi associati. Il primo strumento per fornire informazioni nutrizionali e sanitarie ai consumatori è l’etichetta alimentare.

European Food Information Council

Come riportato dall’European Food Information Council (EUFIC), i determinanti generali della scelta dei prodotti alimentari includono biologico (come fame e appetibilità), economico (come prezzo e conoscenza), fisico (es. Accessibilità), sociale e fattori psicologici (p. es., l’umore), nonché disturbi alimentari, atteggiamenti e convinzioni. Per proteggere i consumatori allergici / intolleranti agli alimenti, la legislazione europea richiede la fornitura di informazioni sugli allergeni sulle etichette degli alimenti.

Ai sensi del Regolamento Europeo (UE) n. 1169/2011, la presenza di allergeni in un prodotto alimentare deve essere dichiarata nell’elenco degli ingredienti. Secondo il Regolamento Europeo (UE) n. 1169/2011, il latte ed i suoi derivati, compreso il lattosio, devono essere riportati in etichetta o nella lista degli ingredienti. Allo stesso tempo, l’etichettatura dei prodotti senza lattosio è ancora controversa. Al giorno d’oggi, sia nei paesi europei che extraeuropei, non esiste una legge universale che regoli la produzione e la commercializzazione di prodotti “delattosati”, definiti “senza lattosio” o “a basso contenuto di lattosio”, ad eccezione del latte artificiale e di proseguimento in cui il lattosio dovrebbe essere 10 mg / 100 kcal.

Inoltre, manca anche uno specifico taglio di valore che istituisca la politica di etichettatura “senza lattosio”, così come l’assenza di metodi ufficiali per la determinazione del lattosio nei prodotti lattiero-caseari. Il risultato è la proliferazione di molti prodotti lattiero-caseari che affermano diversamente l’assenza o la riduzione del lattosio (<0,01%, <0,1% e <0,5%).

Goodman et al.

Come descritto da Goodman et al., le etichette nutrizionali front-of-package (FOP) si sforzano di fornire semplici informazioni nutrizionali in una posizione e una forma più accessibili rispetto alla tabella dei valori nutrizionali (NFt), che è tipicamente visualizzata sul retro del imballaggio. È ancora più importante quando il consumatore ha esigenze nutrizionali speciali, come nel caso di allergie e intolleranze specifiche. Le indagini stanno confermando che i consumatori hanno difficoltà a comprendere e applicare le informazioni fornite nel NFt, inclusa l’identificazione se le quantità di nutrienti sono “alte” o “basse” rispetto alle linee guida quotidiane. Goodman et al. hanno individuato diverse caratteristiche che aumentano l’efficacia dei sistemi FOP, compreso l’uso di simboli riconoscibili e di facile comprensione combinati con semplici descrittori di testo.

L’etichettatura degli alimenti per le persone affette da celiachia è un buon esempio in cui un simbolo chiaramente progettato ha contribuito a migliorare la consapevolezza del consumatore di una scelta più sicura. La diffusione capillare degli alimenti dichiarati senza glutine è ora possibile grazie sia a una legge definita, che ha chiarito i livelli di riduzione del glutine per i prodotti senza glutine, sia a un simbolo visibile e facilmente riconoscibile sostenuto da un’associazione internazionale per la tutela dei consumatori celiaci.

L’Associazione Italiana Latto-Intolleranti

In Italia, l’Associazione dei pazienti intolleranti al lattosio, AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti) ha riferito che non tutti i consumatori sono a conoscenza degli ingredienti e degli alimenti specifici che potrebbero contenere lattosio, ad esempio il latticello, burro anidro, siero di latte, latte in polvere e altre varianti. Per questo si ritiene urgente un logo specifico e universale a supporto di tutte le persone che soffrono di questa intolleranza. Ciò aiuterà le persone LIN a identificare e acquistare rapidamente e in modo sicuro articoli senza lattosio certificati quando fanno la spesa. AILI ha contribuito alla creazione del primo simbolo registrato a livello internazionale che identifica e certifica i prodotti senza lattosio e senza latte, Lfree®.

Il simbolo Lfree®

Lfree® è un simbolo di garanzia per i consumatori intolleranti al lattosio in quanto riconosciuto come marchio di certificazione europeo in grado di distinguere beni e servizi rispetto a caratteristiche specifiche, come descritto nel Reg. UE 2017/1001. Lfree® è stato sviluppato utilizzando un documento di politica scientifica e tecnica che identifica gli standard ei valori specifici richiesti affinché un prodotto possa essere certificato come senza lattosio o senza latte.

Questi standard sono stati sviluppati specificatamente per i consumatori con LI, per comunicare in modo chiaro e intuitivo informazioni intuitive e dirette utilizzando l’etichettatura FOP. Ad oggi Lfree® è l’unico marchio alimentare che indica un chiaro e immediato messaggio di sicurezza e idoneità per una dieta priva di latte e lattosio. Rispetto ad altre etichette alimentari per esigenze dietetiche speciali, Lfree® potrebbe essere un simbolo equivalente per i prodotti senza lattosio poiché il simbolo del grano barrato è per i prodotti senza glutine, o le altre certificazioni comuni utilizzate per sottogruppi selezionati di consumatori come persone kosher, halal o vegane.

A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica

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