Il nuovo regolamento 1831/2019 introduce una sezione dedicata alla comunicazione del rischio, nella quale sono stabiliti i principi generali e gli obiettivi della stessa.
Al fine di esaminare le novità introdotte dal regolamento UE 1381/2019, è necessario far riferimento al regolamento CE 178/2002, testo fondamentale del diritto alimentare UE. Esso, come noto, pone alla base della legislazione alimentare l’analisi del rischio, definendola come un processo costituito da tre fasi connesse tra loro: la valutazione, la gestione e la comunicazione del rischio. Il regolamento 1381/2019, che si applicherà a partire dal 27 marzo 2021, apporta alcune modifiche al regolamento 178/2002, nell’ottica di garantire trasparenza e sostenibilità dell’analisi del rischio. Uno studio svolto dalla Commissione sull’adeguatezza della legislazione alimentare generale ha dimostrato che la comunicazione del rischio in materia alimentare è considerata poco efficace dall’opinione pubblica e i consumatori nutrono scarsa fiducia nei confronti dei risultati del processo di analisi del rischio.
Il nuovo regolamento introduce una sezione dedicata alla comunicazione del rischio, nella quale sono stabiliti i principi generali e gli obiettivi della stessa. Ciò che emerge è la rilevanza di un’informazione più chiara, accessibile e basata su risultanze scientifiche solide. È inoltre istituito un piano generale della comunicazione del rischio, che definisce i meccanismi di coordinamento e cooperazione tra i responsabili della valutazione del rischio e i responsabili della gestione del rischio. Tra le altre novità, si segnalano quelle riguardanti la partecipazione attiva dei consumatori e delle imprese alimentari al processo di analisi del rischio, e quelle sulla struttura ed organizzazione interna dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), le quali introducono requisiti di nomina e di selezione dei membri del consiglio di amministrazione al fine di garantire competenza, esperienza e multidisciplinarità.